A seguito del via libera dell’USDA all’espansione delle importazioni di carne suina dall’Italia centrale, l’edizione di quest’anno di Taste of Italy (Dallas ed El Paso) sarà la prima a presentare prodotti suini freschi e a breve stagionatura. Quanto segue è la traduzione di un comunicato stampa emesso dal governo italiano che annuncia le modifiche alle normative federali statunitensi. Vi invitiamo a partecipare a ottobre per degustare un’ampia selezione di vini e alimenti italiani che verranno presentati al Taste of Italy, la più grande fiera negli Stati Uniti dedicata esclusivamente ai prodotti italiani.
Dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Affari Esteri italiano:
La scorsa settimana Michael Watson, Amministratore dell’Animal and Plant Health Inspection Service del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), ha firmato il “final notice” del Federal Register che modifica il Codice delle Regolamentazioni, Titolo 9 CFR 94.12(a)(1), includendo le regioni italiane della Toscana e dell’Umbria nell’elenco dei territori indenni da malattia vescicolare suina (SVD).
La pubblicazione del final notice segna la conclusione ufficiale del lungo processo del governo statunitense per l’inclusione delle due regioni nell’elenco dei territori esenti da SVD.
La disposizione, che entrerà in vigore il 12 luglio 2024, consente l’ampliamento delle tipologie di prodotti suini che possono essere esportati negli Stati Uniti da Toscana e Umbria, includendo prodotti suini freschi e prodotti a breve stagionatura confezionati in stabilimenti appositamente attrezzati.
Per esportare i loro prodotti, tali stabilimenti devono adottare le misure procedurali richieste dall’Animal and Plant Health Inspection Service del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.
I prodotti suini italiani rappresentano un settore promettente nel commercio bilaterale tra i due Paesi. Secondo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il valore dei prodotti suini italiani esportati negli Stati Uniti ha raggiunto 240 milioni di dollari nel 2023. Nei primi due mesi del 2024, tale cifra è aumentata del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023 (fonte: Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti tramite l’Agenzia ICE di New York).